E’ vero, sono una latitante.
Sono imperdonabile, avevo promesso nell’ultimo post di più di due settimane fa che adesso mi sarei messa in riga, avrei ricominciato ad essere assidua, presente.
E invece no.
Sono andata al mare, ho knittato sul dondolo nel terrazzo, ho trascorso i pomeriggio con la mia amica di una vita che non vedevo da un anno. Ho pensato a me stessa…ma ora sono pronta! Pronta per rimettermi al lavoro a 360° con mille idee, mille progetti da realizzare.
Come sempre del resto…
Qualcuno mi chiedeva nell’ultimo post: beh, torni dopo così tanto tempo passato lì e non ci racconti niente? avete ragione. Non mi soffermerò sull’esperienza personale e lavorativa, ma quello che rimane indelebile è l’esperienza di vita, l’esperienza umana. E la voglia di farcela. Io ce l’ho fatta. E’ stata dura, a volte mi sono sentita sola, incompresa, debole, un po’ spaesata. Depressa? sì, insopportabilmente piagnucolona a tratti. Ma felice, quindi consiglio a tutti di preparare sempre la valigia, quando si sente l’esigenza di andare via.
Passiamo alla nostra passione…
Quali vantaggi dà l’Inghilterra alle crafters? innumerevoli.
Negozietti vintage ad ogni angolo, scampoli, stoffe, gomitoli, nastrini, bottoni a prezzi stracciati. Goduria per le amanti di cianfrusaglie di ogni genere come me!
Tramite Knitmap, ho fatto una ricerca dei negozi che vendono lana, cotone, bottoni e tanti utili strumenti per il cucito, la maglia, il crochet. Luoghi magici dove perdersi per ore. Tra questi mi è rimasto nel cuore, anche per la squisitezza dei proprietari, Pandora, dove ho trovato fra gli altri anche un affarone che ho immortalato, un gomitolone di 400 gr verde mare e stupendi bottoni perfettamente in pendant: è già diventato un capo, ma ve lo mostrerò quando le temperature saranno meno tropicali ;-)
Altri luoghi da crafters addicted un po’ poverelle sono i charity shops. Si tratta di negozi appartenenti ad associazioni benefiche di vario tipo, che raccolgono fondi per la cura del cancro, per le malattie cardiache, ecc. Hai la soffitta piena di cose che vorresti buttare? ti hanno regalato due borse uguali? il maglioncino che hai comprato non è proprio del colore che ti serviva per quella gonna? l’orrenda bomboniera dell’amica della suocera non si adatta al tuo arredamento? Metti tutto in un sacco e portalo al charity shop: lì lo venderanno ad un prezzo irrisorio per raccogliere i fondi e, come dicevo sempre io, la carità è bidirezionale…la fai tu a loro spendendo i soldi per una giusta causa, la fa il negozio a te vendendoti a volte cose stupende per pochi euro o centesimi…!
Ho comprato spille raccogli maglie a 10 centesimi, gomitoli di lana per meno di un euro, ferri, uncinetti…e poi questo.
Forse 1 euro. Qualcuno ha regalato all’amica sbagliato un diario dei progetti. Che fortuna! Avevo pensato più volte di prepararmene uno da sola, per raccogliere tutti i progetti realizzati finora, ma la pigrizia aveva sempre avuto il sopravvento.Nel Knitting journal troviamo nozioni e consigli sulla maglia, alcuni progettini e poi, soprattutto, pagine da riempire!
Come questa.
Chi di noi non ha decine di gomitoli in stand-by, comprati sul momento ma a cui ancora non ha destinato alcun progetto? Perché non prenderne nota, scriverne il nome, la consistenza, la quantità, per quali tipo di progetti pensiamo possano essere utilizzati… Io, ad esempio, ho trovato l’altro giorno 3 gomitoli di lana che non ricordavo neanche di aver comprato.
O come questa.
Ho fatto un progetto. Ho cambiato, se non stravolto, il pattern originale. Ho preso appunti in un foglio volante. Non so dove conservare la fascetta del gomitoli con tutte le sue caratteristiche.
Ecco qui una scheda personalizzata dove mettere una foto del progetto, dove abbiamo preso il pattern, a chi era destinato, che fibra abbiamo usato.
Ovvio che le non pigre potranno farsene uno da sé, io butto qui l’idea che ho trovato. La pagina a destra nella foto è un esempio compilato dall’autore del libro.
Infine la location.
Parchi, paperelle, prati verdi, laghetti, canali, panchine. I luoghi ideali dove sferruzzare in tranquillità.
England…I miss you! (Inghilterra, mi manchi!)
A quando una spedizione di gruppo?